Minori in affido: il progetto “Famiglie in Rete”
Una task force in campo per far accrescere il numero di minori che vengono affidati alle famiglie.
Data:
14 Dicembre 2016
La proposta progettuale intende perseguire le seguenti finalità: qualificare e potenziare progetti individualizzati di affido familiare al fine di rispondere a bisogni specifici, special needs, dei minori; sviluppare e potenziare reti integrate tra istituzioni, enti e servizi pubblici e privati impegnati nell’ambito dell’affido; promuovere azioni di sostegno in favore delle famiglie di origine, affidatane e dei minori accolti al fine di favorire il rientro del minore in famiglia; promuovere percorsi di formazione- informazione in favore delle famiglie affidatane e di origine dei minori; garantire al ragazzo, prossimo alla maggiore età, opportunità di ulteriore permanenza nella famiglia affidataria, laddove non vi siano nell’immediato, i presupposti per rientrare nella famiglia di provenienza.
Nello specifico sono previsti la sperimentazione e la promozione di progetti di affido familiare, anche di ragazzi ultradiciottenni, attraverso l’attivazione di differenti tipologie di affido; interventi di sostegno, diretti alle famiglie affidatane, di origine e ai minori; interventi di sostegno economico diretti alle famiglie affidatane e alle famiglie di origine, nell’ambito di un più articolato progetto individualizzato di affidamento familiare e/o di un progetto di rientro del minore nella famiglia di origine, volti a supportare le famiglie, in presenza di specifici bisogni dei minori; l’implementazione dei percorsi di integrazione e messa in rete dei diversi e molteplici attori locali, competenti in materia di affido familiare (istituzioni, enti, servizi pubblici e privati, famiglie, scuole, e via discorendo)
Il Progetto “Famiglie in Rete“, finanziato dalla Regione Puglia, prevede l’attuazione di diversi percorsi Individualizzati di affido familiare attraverso la realizzazione delle seguenti azioni: sperimentazione e promozione di differenti tipologie di affido; sostegno alle famiglie di origine, affidatane e minori, attraverso percorsi di presa in carico integrati, percorsi formativi mirati, sperimentazione di buone prassi per il graduale rientro del minore nella sua famiglia; implementazione della rete tra istituzioni, enti e servizi pubblici e privati, al fine di valorizzare e mettere a sistema le diverse risorse territoriali competenti in materia di affido; diretto coinvolgimento dei principali attori pubblici e del privato sociale del territorio per la costruzione di una rete sociale capace di promuovere azioni integrative e per la promozione/implementazione della cultura dell’affido. Il tutto attraverso un complesso ed articolato percorso di concertazione partecipata di molteplici attori, istituzionali e non, a vario titolo coinvolti nella realizzazione dell’azione progettuale complessiva: la Asl per gli interventi di specifica competenza comprensivi di sostegno psicologico al minore e alle famiglie; l’Ussm di Lecce in presenza di minori in area penale; l’ Anfaaa quale risorsa sul territorio in tema di affidamento familiare; la Caritas Diocesana che, trasversalmente, approccia il tema dell’accoglienza e dell’inclusione delle famiglie multi problematiche, anche nell’ambito delle migrazioni e la Comunità Emmanuel, altra risorsa del territorio competente per la promozione e il potenziamento dei percorsi di affidamento familiare sul territorio di Ambito.
Ultimo aggiornamento
14 Dicembre 2016, 14:31
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